Quesito in merito all'applicazione dell'art. 3 del CCRL 24 dicembre 2002, come sostituito dall'art. 1 bis del CCRL 21 maggio 2008 in materia di fruizione delle ferie ad ore e a giorni in caso di orario di lavoro articolato su sei giorni. Integrazione di precedente parere.

Data:

27 gennaio 2010

Riferimenti:

Protocollo n. 30

Argomenti

QUESITO 

 

 Relativamente all'oggetto con la presente si richiede alla S.V. di voler completare il parere n. 392 del 19/06/2003 riferendosi al seguente caso concreto:

Si dà il caso di un dipendente che lavori su 6 giorni (36h settimanali).

Accertato:

- che lo stesso non può godere di più di 36 giorni di ferie annui (incluse le festività soppresse).

- che l'art. 3, comma 8 del CCRL 2002 e ss.mm.ii. ammette una fruizione in ore delle ferie eccedenti le tre settimane da usufruire intere.

Si richiede se la somma delle ferie usufruibili in ore non possa in alcun caso eccedere il limite di h. 108 (risultante dalla sottrazione di h. 108 - usufruibili esclusivamente a settimane - dal totale di h. 216 pari al numero di ore effettivamente corrispondenti al tetto di 36 giornate previste dall'art. 3 comma 5) ovvero se le ferie usufruibili in ore non siano invece 123 (derivanti dalla sottrazione di h. 108 - ferie usufruibili a settimane - dal totale delle ferie - h. 231 - riconosciute dall'art. 3, commi 1 e 3).

A maggior chiarezza si dà l'esempio del dipendente che usufruisca di 35 giorni interi di ferie ( pari a h. 210) pertanto rimanendo sotto il tetto annuo imposto delle 36 giornate, e usufruisca della possibilità di utilizzare le restanti ferie ad ore.

A quale monte ore residuo ha diritto?

1. ore 6 (differenza tra 210 ore godute a giornata e 216 ore pari al monte ore calcolato in rapporto al tetto massimo di 36 giornate);

2. ore 21 (differenza tra 210 ore godute a giornata e 231 ore pari al monte ore calcolato in rapporto al combinato disposto dei commi 1 e 3 dell'art. 3 summenzionato).

In definitiva nel ragionare sulla fruibilità delle ferie per i dipendenti che lavorino su sei giorni, rispetto al caso concreto sopra rappresentato, è corretto riportare i calcoli al criterio delle ferie in ore ovvero a quello in giornate?

L'utilizzo di un criterio piuttosto che dell'altro comporta infatti un aumento o un decremento ragguardevole del monte ore annuo a disposizione, tanto che al suddetto dipendente , se si applicasse la soluzione n. 2, non converrebbe utilizzare il suo monte ore a giornate fino al raggiungimento del limite ma, al contrario, sarebbe avvantaggiato nell' utilizzare le ferie oltre il 35° giorno in ore visto che guadagnerebbe 15 ore di ferie (differenza tra il corrispondente medio di 6 ore su cui si articola una giornata lavorativa e l'ammontare di 21 ore utili al raggiungimento del monte di h. 231).

 

PARERE

 

Con riferimento alla Vs. nota prot. n. 16017/III/5 del giorno 25 novembre 2009, con la quale si chiede un’integrazione rispetto al parere già fornito da questa Agenzia, prot. 761 del giorno 18 novembre 2009, si rassegnano le seguenti conclusioni.

Nel caso in cui un dipendente con orario settimanale articolato su sei giorni fruisca di 35 giorni interi di ferie pari a 210 ore avrà ancora diritto a un giorno di ferie (fruibile anche ad ore) in quanto diversamente opinando il dipendente finirebbe per ottenere un numero di giorni superiore al limite massimo sancito dal comma 5 dell’articolo 3 del C.C.R.L. 24/12/2002 come sostituito dall’articolo 1bis del C.C.R.L. 21/05/2008.

 

Contratto correlato