Richiesta consulenza per trattamento indennità sostitutiva al buono pasto per impossibilità del dipendente alla sua fruizione

Data:

3 ottobre 2018

Riferimenti:

Protocollo n. 22227

QUESITO

  

Problema riscontrato: con la presente chiediamo gentilmente la Vostra consulenza in relazione alla richiesta formulata da un dipendente Cat. C Pos. C1 che presta servizio a tempo pieno e indeterminato presso il Comune, su turni di ore 5,50 per sei giorni lavorativi, affetto da celiachia, che impone una dieta assolutamente priva di glutine e comprovata da referto medico, volta ad ottenere un'indennità sostitutiva al buono pasto in denaro, stante l'impossibilità da parte del Comune di convenzionarsi con esercizi di ristorazione che garantiscano la non contaminazione dei cibi.

Si chiede se l'indennità sostitutiva al buono pasto in denaro sia dovuta e, se qualora fosse possibile il riconoscimento dell'indennità, come debba essere dimostrata la condizione (certificati medici specialistici, ecc.) al fine di scongiurare richieste non legittime.

 

PARERE

 

Con riferimento alla Vostra richiesta, si rileva che ai sensi del c. 5 dell'art. 177 (Mensa) del Testo Unico delle disposizioni contrattuali economiche e normative delle categorie del comparto unico della Valle d'Aosta del 13/12/2010, è in ogni caso esclusa ogni forma di monetizzazione del buono pasto.

Contratto correlato