QUESITO
Facendo seguito alla sottoscrizione del nuovo CCRL che ha variato l'importo del valore del buono pasto, con la presente si richiede se vi sono normative diverse oppure bisogna applicare quanto previsto dal Testo Unico delle Imposte sui redditi (DPR 22.12.1986 n. 917 e s.m.i.), che all'art. 51 prevede che concorrono a formare reddito le somministrazioni di vitto da parte del datore di lavoro, nonché quelle in mense organizzate direttamente dal datore di lavoro o gestite da terzi per la somma eccedente € 5,29 giornalieri.
PARERE
Con riferimento alle Vs. note prot.n. 494 del 19 gennaio u.s. e prot.n. 1137 del 10 febbraio u.s., si precisa che la scrivente Agenzia è competente al rilascio di pareri relativi ad interpretazioni delle norme dei contratti dalla stessa sottoscritti con esclusione dei quesiti su materia fiscale e/o di norme legislative. Tuttavia, in considerazione che i dubbi sollevati sono comuni alla maggior parte degli enti facenti parte del comparto unico, si ritiene di poter trasmettere la circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze datata 24 maggio 2006 che pone delle istruzioni relative al trattamento fiscale e contributivo dei buoni pasto.