Quesiti e pareri

07/08/2009 Prot. 477/2009 obsoleto

Quesito in merito all'interpretazione dell'art. 5 del CCRL 24 dicembre 2002 im materia di computo del periodo di comporto.

QUESITO

 (*)

VERIFICATO che l'art. 55 del CCRL 24.12.2002 integrato dal CCRL 21.05.2008 alla voce "Nozione di retribuzione", al comma 1,  stabilisce che "la retribuzione è corrisposta mensilmente" ed al comma 4 recita testualmente "la retribuzione giornaliera si ottiene dividendo la corrispondente retribuzione mensile di cui ai punti a), b), c) e d), del precedente comma 2,  per 30";

VERIFICATO, altresì, che l'art. 5 dello stesso contratto alla voce "Assenze per malattia", al comma 12, prevede il trattamento economico al dipendente assente per malattia , in relazione alla nozione di retribuzione;

CONSTATATO  che lo stesso art. 5 "Assenza per malattia" ai commi 5 e 6 recita testualmente:

c. 5 - il dipendente assente per malattia ha diritto alla conservazione del posto per un periodo di diciotto mesi;

c. 6 - ai fini della maturazione di tale periodo si sommano tutte le assenze per malattia intervenute nei tre anni precedenti l'ultimo episodio morboso eccezion fatta per i giorni di ricovero ospedaliero. In tali giornate spetta al dipendente il trattamento economico di cui al comma 12;

CONSTATATO, altresì, che le assenze per malattia possono essere certificate a giorni che devono essere sommati per calcolari la maturazione del periodo citato;

SI RICHIEDE l'interpretazione autentica a quanti giorni corrispondono i diciotto mesi di malattia previsti dall'art. 5, comma 5, del contratto.

 

 

PARERE

 

Si fa seguito a quanto richiesto con Vs. nota prot. 3516/2009 e si rileva quanto segue.

Il periodo di 18 mesi previsto dai commi 5 e 6 dell’art. 5 del C.C.R.L. 24 dicembre 2002 deve essere computato a mesi interi secondo il c.d. “criterio ex nominatione” e, pertanto, ad esempio, un termine di tre mesi decorrente dal giorno 8 luglio, scadrà il giorno 8 ottobre prescindendo dal considerare di quanti siano i giorni di cui sono composti i mesi.

Nel caso segnalato da codesto Comune, si deve però anche tener conto delle eventuali frazioni di mesi usufruite a titolo di malattia e, a tale proposito si ritiene che le varie frazioni possano essere sommate fino ad ottenere trenta giorni per considerare un ulteriore periodo di un mese. Ciò anche in virtù di quanto previsto dall’articolo 55, comma 4 del citato C.C.R.L. del 24 dicembre 2002 che disponendo in materia di determinazione della retribuzione giornaliera prevede che essa si ottenga dividendo la retribuzione mensile per 30.