QUESITO
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Si chiede se un dipendente risultato vincitore di un concorso interno maturi immediatamente il diritto alla nomina o se la nomina, per motivi di diversa natura, quali ad esempio la concessione obbligatoria di congedo per maternità o per matrimonio, possa o debba essere posticipata all'effettivo rientro in servizio del dipendente.
Tale quesito è consequenzialmente legato alla seguente domanda: "Al vincitore di un concorso interno immesso nel nuovo ruolo si applica o no la valutazione del periodo di prova?". E' evidente che qualora la risposta fosse affermativa la valutazione del periodo di prova potrà decorrere solo a partire dal rientro del dipendente contestualmente all'immissione nel nuovo ruolo. In senso inverso l'immissione in ruolo senza l'effettiva presenza in servizio del dipendente, determinerebbe, qualora l'esito della prova, naturalmente valutato a seguito del rientro, fosse negativo, un ingiusto guadagno per il dipendente e quindi un danno economico per il Comune, riferito al periodo di assenza del dipendente.
Non disponendo di ulteriori supporti di ordine tecnico-giuridico, né normativo, si attende un parere in merito alla questione prospettata.
PARERE
Con riferimento alla Vs. nota prot. n. 8171 del 05/08/2002, di pari oggetto, si precisa che non esiste alcuna norma di tipo contrattuale o legislativo che obblighi l'Amministrazione alla stipulazione di un contratto individuale di lavoro con il vincitore di una selezione interna non appena questa abbia avuto conclusione.
Una tale decisione rientra tra gli ambiti dell'autonomo potere gestionale dell'Ente che potrebbe, in alternativa, decidere di aspettare il rientro del dipendente da eventuali periodi di assenza quali quelli per matrimonio o per maternità.